Per eseguire una brunitura, detta anche bronzatura o metallocromia, si espone per qualche secondo una superficie metallica ad un forte calore o si genera un’ossidazione della superficie attraverso un processo di conversione chimica finché non si raggiunge il colore desiderato. Nel primo caso si parla di brunitura a caldo, nel secondo di brunitura a freddo.
La brunitura a caldo
La brunitura a caldo consiste nell’immergere il metallo in acqua ad una temperatura maggiore o uguale a 100°C, aggiungendo sostanze come il solfato di rame e l’iposolfito di sodio. L’oggetto cambia gradualmente colore e una volta che raggiunge la tinta desiderata viene estratto e lasciato raffreddare a temperatura ambiente.
La brunitura a freddo
La brunitura a freddo è economica ed ecologica e consiste nell’annerimento del metallo tramite l’ossidazione superficiale dei particolari ferrosi che dona ai componenti un elegante aspetto nero lucido. È l’ideale per il trattamento di metalli come ferro, bronzo, ottone, acciaio, zinco e rame.
Le fasi della brunitura
Per brunire una superficie metallica occorre seguire i seguenti passaggi:
A che cosa serve?
La brunitura dona ai metalli un aspetto curato ed elegante, non influenza la forma e le dimensioni degli oggetti metallici ma avvia un processo chimico che ne aumenta l’attrito superficiale. Grazie all’oliatura finale funge anche da trattamento antiruggine e anticorrosivo.
La brunitura di Galvanica Sata
La brunitura eseguita da Galvanica Sata si presta per la lavorazione di particolari di ogni dimensione: dai più piccoli ai più grandi, lunghi fino a 5000 mm. La fase di finitura è personalizzabile in base a gusti ed esigenze ed è eseguita con diversi tipi di passivazione: con olio protettivo emulsivo o con sigillante secco.
Per componenti dall’aspetto curato ed elegante, resistenti alla ruggine e alla corrosione e rifinite in base alle esigenze specifiche.